The Stella Press

LA STELLA PRESS

La Stella Press è una piccola casa editrice del tipo denominato ‘private press’ oppure ‘fine press’ in inglese. Fu fondata nel 2015, con la sua sede a Napoli, e con lo scopo principale di promuovere i valori di bellezza nel campo di progettazione editoriale, di tipografia e di legatoria. I libri (per ora in lingua inglese) sono pubblicati in piccole edizioni di 150 copie numerate. Il primo libro è una selezione – la prima monografica mai pubblicata – della poesia di John Fletcher (1579 – 1625).

Fletcher ha cominciato la sua carriera come poeta drammatico scrivendo una tragicommedia pastorale, The Faithful Shepherdess (1608-1609); il titolo è derivato, e lo stile pastorale ispirato, dalla tragicommedia Il Pastor Fido di Giovan Battista Guarini (Venezia, 1590). La poesia lirica del dramma sfortunatissimo fletcheriano (‘non è stato mai piaciuto’, ha confessato l’autore) è di un’importanza cruciale nella storia letteraria inglese fra Shakespeare e Milton. Fletcher è poi documentato (in 1613) come collaboratore e partner di Shakespeare (King Henry VIII, Two Noble Kinsmen, e una commedia perduta tratta dal Don Quixote di Cervantes, The History of Cardenio). Poi, dopo la morte di Shakespeare (aprile 1616), è subentrato nel suo ruolo di drammaturgo principale della sua compagnia di teatro (The King’s Men) ai teatri londinesi, Il Globe e Il Blackfriars. Fletcher ha continuato a scrivere commedie per il teatro, anche in collaborazione con Philip Massinger, fino alla sua morte in 1625. Questo primo libro della Stella Press è innanzitutto un omaggio a Fletcher il poeta e un tentativo di riscoprire/rivalutare il suo genio lirico.

The Poems of John Fletcher 1579 – 1625, pubblicato in 150 copie numerate, è un libro di 113 pagine, 197 x 270 mm, rilegato in quarta tela e carta, cucito, con un’incisione del titolo inserita sul piatto della copertina e un’etichetta tipografica sul dorso. La carta bianca, di qualità superiore, è prodotto dalla cartiera Fedrigoni a Verona.

 

THE IMAGE OF CALABRIA IN ENGLISH LITERATURE

the image of calabria george gissing sir william hamilton richard keppel craven

Fra le regioni italiane la Calabria è un caso a sé: il libro, nella parte iniziale, cerca di capirne le ragioni. Troppo selvaggia, troppo impervia, troppo pericolosa, troppo remota, la Calabria è rimasta esclusa dal Grand Tour: l’itinerario seguito dai ricchi giovani dell’aristocrazia inglese, con il loro entourage, dal XVII secolo fino alle guerre napoleoniche. Nonostante ciò, qualche viaggiatore solitario e avventuroso già nel cinquecento è penetrato fino al punto estremo meridionale della Calabria, come Sir Thomas Hoby (traduttore del Libro del Cortegiano di Castiglione) nel 1549.

Nel 1610 il poeta anglicano e traduttore George Sandys, viaggiando lungo la costa ionica, ha descritto lapidariamente la doppia minaccia della regione: i banditi da dentro e i turchi da fuori. Ambedue le minacce, e quella più terribile del terremoto (1783), si ritrovano nella narrativa gotica inglese del settecento, come nel romanzo Montalbert di Charlotte Smith (1795). La Calabria, infatti, ha perfettamente adempiuto l’oggetto principale della narrativa gotica: cioè, di far sì che l’eroina sia rapita dai briganti e imprigionata in qualche castello irraggiungibile (lo scopo sognato da Sir Edward Denham nel frammento postumo Sanditon di Jane Austen). Già riconosciuto dal fondatore del romanzo gotico inglese, Horace Walpole (The Castle of Otranto, 1768), questa immagine gotica del Mezzogiorno è stata elaborata dalle persone (come la Smith e la Radcliffe) che non hanno avuto la possibilità di viaggiare in Italia; ma in sostanza confermata dai viaggiatori reali in Calabria nel tardo settecento e nell’ottocento, per esempio da Edward Lear (autore del libro che descrive nel modo più convincente il paesaggio calabrese).

Il suo viaggio in Calabria fu bruscamente troncato dalla rivoluzione nel 1847 (spartiacque della storia moderna della regione). La descrizione di Lear fu seguita, mezzo secolo più tardi, da quelle di George Gissing (1901) e di Norman Douglas (1915). L’una e l’altra sono in qualche modo antitetiche; il saggio finisce con un confronto fra le due. L’appendice che segue contiene due descrizioni dei terremoti in Calabria nel 1783: quella di Sir William Hamilton, vulcanologo dilettante e ambasciatore britannico nel Regno di Napoli (1783), e quello di Richard Keppel Craven (1821).

The Image of Calabria in English Literature, pubblicato dalla Stella Press nel 2016 in un’edizione di cinquanta copie numerate, è un libro di 85 pagine, 197 x 270 mm, cucito, e rilegato in quarta tela e carta con un disegno di William Morris (‘willow-pattern’), e con un’etichetta tipografica sul dorso. La carta bianca, di qualità superiore, è prodotta dalla cartiera Fedrigoni di Verona.

the image of calabria george gissing sir william hamilton richard keppel craven

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JOHN HAYWARD: Elizabethan Historian 1564? – 1627. On the History of the English Nation and other Prose.

Curato e introdotto da PETER SPRING, il libro presenta una selezione della prosa dello storico elisabettiano John Hayward, in generi diversi: storiografico, politico, militare, biografico, confessionale. Hayward ha scritto esclusivamente in inglese, rivendicando il volgare come una lingua versatile e colta.
Il libro in formato grande (270 x 195 mm, 174 pp) è stampato su carta pregiata, Corolla Book Laid 140gsm, fatta da Fedrigoni a Verona. È cucito e rilegato in quarta tela, con una cartellina tipografica sul dorso, e con carta marmorizzata fatta a mano da Jemma Lewis sui piatti. Edizione di cinquanta copie numerate.

 

Price: £40.00 / EUR 50.00.

John Hayward: Elizabethan Historian

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ROBERT BURTON: THE AUTHORS ABSTRACT OF MELANCHOLY.

Curato e con una prefazione di PETER SPRING, il libro, stampato a mano, presenta un’edizione del poema, in dodici strofe, che Burton ha prefisso al suo capolavoro The Anatomy of Melancholy (1621). Un’appendice contiene la Vita di Robert Burton scritto dal suo coetaneo Anthony Wood.
Il poema è composto in Romanée 16 pt, un fonte elegante disegnato dal tipografo olandese Jan van Krimpen in 1928 (romano) e 1949 (corsivo), il frontespizio in Open Kapitalen. In formato grande (270 x 195 mm), il libro è stampato su carta 150gsm fatta a mano, cucito, e rilegato in quarta tela con risguardi color terracotta e piatti di carta marmorizzata fatta in Inghilterra da Jemma Lewis. Etichetta tipografica sul dorso. Edizione di cinquanta copie numerate.

 

£50.00 / EUR 60.00.

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 ELIZABETH I,

QUEEN OF ENGLAND:

Ten Contemporary Descriptions

curato da Peter Spring

elizabeth I queen of england ten contemporary descriptions

Dalle descrizioni di dieci testimoni oculari di Elisabetta, principessa e regina, fra studiosi, ambasciatori, storici, incluse in questo libro potremmo farci un’idea del suo carattere, del suo modo di vestirsi, di parlare (in varie lingue), in somma, della sua persona. Potremmo apprezzare, innanzitutto, la sua intelligenza, i suoi principi morali, la sua filosofia politica, i suoi gusti (musicali, artistici, letterari), la sua erudizione. Non soltanto la sua concezione morale e religiosa, ma la sua stessa mente fu plasmata dall’umanesimo che i Riformatori hanno portato in Inghilterra e che Roger Ascham e altri hanno insegnato alla sua corte. La sua padronanza dei testi classici, e di latino parlato, fu fuori del comune; ha potuto citare sia Sofocle sia Orazio. Ha parlato perfettamente il francese e l’italiano. Durante il regno della sua sorellastra bigotta Mary, la fedeltà (e anche l’ortodossia) della principessa fu sospetta. La rotta pericolosa da lei governato durante quel regno fu tracciata, con grande perspicacia, dall’ambasciatore veneziano Giovanni Michiel (1557). La prudenza innata della principessa l’ha salvata. Spenta la sfortunata Mary nell’anno successivo, Elisabetta è salita al trono. Fu elogiata come la ‘regina vergine’, fu ritrattata col setaccio di Tuccia (simbolo di castità). Ben presto comunque le minacce contro di lei e contro il suo regno hanno cominciato a farsi sentire. L’aggressione spagnola contro i Paesi Bassi è già iniziata. Nell’ottobre 1566 Filippo II (cognato di Elizabetta) ha preso la decisione fatale di spedire un esercito alla Fiandra per soffocare la ribellione delle province olandesi protestanti: il nodo gordiano fu reciso; l’antica amicizia fra le corone della Spagna e l’Inghilterra, rotta. Le truppe spagnole hanno presidiato i porti sul mare. Ora stavano minacciare la sicurezza stessa d’Inghilterra. Un’altra minaccia è venuta da Roma. Quando Elisabetta stava presidiando sulla riforma della Chiesa inglese (‘il fumo e il fuoco dei martiri ordinati sotto sua sorella appena spenti’), i fuochi della Contro-Riforma furono già appiccati. Paolo IV pubblicò un bollo sostenendo la deposizione di tutti i sovrani che incoraggiano l’eresia (1559). Fu seguito in 1570 dal ben più feroce anatema di Pio V contro la regina. ‘In avversità mai distratta; in prosperità mai completamente serena,’ Elisabetta ha sempre combattuto per difendere la sua vita e il suo regno; per sfidare i tiranni; e per rivendicare il prestigio del suo sesso. Vestita di taffetà d’argento, tappezzata da innumerabili carbonchi, rubini e diamanti, la regina ha solennemente ricevuto l’ambasciatore veneziano (1603): ‘l’ultima cerimonia imponente del suo regno’. Entro meno di un mese questa figura di maestà e d’ingegno si è ridotta allo spettacolo pietoso della regina morente, abbandonata a se stessa, ’seduta in basso sui cuscini’, convinta che se lei dovesse mai sdraiarsi sul letto, non si sarebbe mai più sollevata.

elizabeth I queen of england ten contemporary descriptions

Elizabeth I, Queen of England: Ten Contemporary Descriptions è pubblicata da THE STELLA PRESS in un’edizione limitata di cinquantacinque copie numerate. Questo volume di 138 pagine, super 8° (197 x 270 mm), è illustrato nel frontispizio da una miniatura della regina di Nicholas Hilliard (NPG 108). Il testo è composto in Bulmer, una fonte che segna uno spartiacque nella storia della tipografia inglese (1790 circa). È stampato da The Logan Press su carta pregiata fabbricata nel Veneto da Fedrigoni e rilegato dal Fine Art Bindery, Finedon (Gran Bretagna). La legatura è mezza-tela con piatti in carta marmorizzata fatta a mano da Jemma Lewis (Melksham, UK).

 

£45.00 / EUR 50.00

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THE POEMS OF THOMAS HEYWOOD

 c.1573 ― 1641

 THE STELLA PRESS

 NAPOLI 2021

curato da Peter Spring

The Poems of Thomas Heywood

Curato da PETER SPRING, questa è la prima collezione/selezione della poesia di Thomas Heywood mai pubblicato. Heywood è riconosciuta innanzitutto come un drammaturgo a Londra nel periodo di Giacomo I e di Carlo I, ma la sua poesia è largamente dimenticata, a parte di due o tre poemi, innanzitutto la canzone nuziale ‘Pack clouds away’ e il prologo ‘The World’s a Theatre’, da An Apology for Actors (1612). Dopo gli studi a Cambridge, e un esordio assai modesto come curatore/revisore di commedie (1596-1600), H. ha lavorato sia come attore, sia come traduttore. Poi, all’improvviso, ha pubblicato un poema epico di 1669 strofe in ottava rima, la Troia Britanica: or Great Britaines Troy (Londra, 1609), dal quale abbiamo scelto una quindicina di estratti. Il libro comprende anche estratti di versi dai drammi e dalla prosa miscellanea di Heywood (il Gynaikeion, storie di donne in nove libri, 1624) e il folio di 600 pagine, Hierarchie of the Blessed Angells (1635). Un piccolo saggio/assaggio della sua attività di traduttore è anche incluso. La constatazione ‘manca Heywood quasi interamente l’afflato della poesia’, è errata.

The Poems of Thomas Heywood è stampato in Whittingham, un fonte digitale creato dal tipografo tedesco Günter Gerhard Lange nel 2000. Stampato in formato grande (270 x 197 mm) e rilegato dall’AMR Logan Press, Finedon, Gran Bretagna, il libro comprende 185 pagine; la carta è Corolla Book Laid 140gsm fatta a mano da Fedrigoni a Verona; rilegato in quarto tela, con piatti di carta un’incisione del titolo inserito sul piatto della copertina. L’edizione è limitata a cinquantacinque copie numerate.

The Poems of Thomas Heywood

The Poems of Thomas Heywood

£50.00 / EUR 60.00

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SIR
HENRY
WOTTON
1568-1639

A TRIBUTE

SIR HENRY WOTTON a tribute

In parte biografico, in parte antologico, questo volume, pubblicato dalla STELLA PRESS in ottobre 2023, racconta la vita di Henry Wotton in dieci scene: il periodo di studi a Oxford, i suoi anni di viaggio all’estero (1588-1595), il suo periodo al servizio del conte di Essex. Dopo la caduta di Essex (1601), fu costretto a fuggire in Italia. A Firenze, dopo aver guadagnato la fiducia del Gran Duca Ferdinando I, fu inviato in Scozia (1602) per avvertire il re scozzese, Giacomo VI, di un complotto contro la sua vita. Dopo la morte della regina Elisabetta, fu inviato da Giacomo, nel ruolo di ambasciatore inglese, a Venezia (1604-1623): anni di crisi nella storia della Serenissima (rottura con il papato, conflitti con la Spagna e la Germania). In 1603 fu richiamato. Nel 1624 divenne prevosto di Eton College, e nello stesso anno pubblicò un libro pionieristico ma sottovalutato, The Elements of Architecture: una testimonianza della sua cultura europea, sia umanistica che scientifica.

La seconda metà del libro è una raccolta della sua prosa, nei più disparati di campi: i caratteri di papa Clemente VIII, Elisabetta I, Ferdinando I; vari saggi sulla storia veneziana; lettere sull’astronomia (Johannes Kepler); saggi sull’architettura vitruviana e sulla psicologia infantile.

Il volume (141 pagine) è stampato su carta fabriano in 55 copie numerati, rilegato in quarto tela con piatti di carta decorativa e titolo di carta sul dorso.

SIR HENRY WOTTON a tribute

SIR HENRY WOTTON a tribute

SIR HENRY WOTTON a tribute

£60.00 / EUR 70.00